SPLITBOARD... COS'E'?

SPLITBOARD... COS'E'?

Una Splitboard è una tavola da snowboard che si divide a metà in modo da poter formare due sci e permettere agli appassionati di snowboard di risalire con le pelli di foca i pendii innevati con tecnica simile a quella dello scialpinismo. Una volta giunti in vetta si ricollegano le due metà, ricomponendo così la tavola da snowboard con la quale praticare freeride

Storia della Splitboard, la tavola da snowboard che si divide

La storia della Splitboard, la tavola da snowboard che si divide, inizia alla metà degli anni Novanta e la documentazione fin qui conosciuta, racconta che la prima Splitboard ha origine negli USA dal genio di Brett “Cowboy” Kobernik che ha inventato e brevettato la Voilè, il marchio che ancora oggi è leader nella produzione e vendita di tavole Split e nella fornitura di kit anche agli altri marchi di tavole da snowboard interessate al mercato delle Split.
Ma scavando nelle pieghe della storia dello snowboard, la rivista Skate Snow del 1990, racconta la storia della prima Splitboard italiana,inventata e brevettata da un ingegnere di Bologna, appassionato di montagna e pioniere dello snowboard: Nicolò Manaresi.
L’invenzione di Nicolò era una vecchia Sims tagliata in due, appunto split, e riassemblata grazie ad un attacco artigianale. La prima Splitboard era nata, purtroppo non lo era il movimento.
Sono passati ormai 30 anni dall'invenzione dalle split e in Europa il movimento Splitboard è ancora acerbo, mentre in Nordamerica sono ormai vent’anni che le Split hanno conquistato il mercato, aprendo lo Snowboard al mondo del freeride.

Cosa serve per fare Splitboard?

Fare Splitboard significa praticare un’attività che ha molti punti di contatto con lo scialpinismo e quindi oltre all’attrezzatura specifica composta da tavola da snowboard Split, kit di adattatori per gli attacchi, pelli di foca e rampanti per la risalita occorre dotarsi anche della indispensabile attrezzatura di sicurezza composta da pala, Artva, sonda e magari zaino antivalanga. Una dotazione sicuramente più costosa, in termini puramente economici, di quella necessaria per fare snowboard sulle piste o negli snowpark, e per la quale è anche necessaria una adeguata formazione: un corso di autosoccorso in valanga, con formazione sul corretto uso della dotazione di sicurezza, e la capacità di comprendere le condizioni della neve a partire dalla lettura del bollettino Valanghe ( Arpa, Aineva, Ecc..), è assolutamente indispensabile prima di avventurarsi nei posti isolati, con neve fresca, tipicamente frequentati dagli appassionati di freeride


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