COME PIANIFICARE UNA GITA IN BACKCOUNTRY

COME PIANIFICARE UNA GITA IN BACKCOUNTRY
Pianifica bene, Raida più a lungo...

La corretta pianificazione e preparazione di un tour riduce al minimo i rischi che si corrono in montagna e può prevenire situazioni spiacevoli e i loro possibili esiti.
Questo blog è solamente una linea guida di base di tutto ciò che devi considerare mentre sei ancora seduto a casa a prepararti per un tour che si svolgerà nei giorni seguenti.
Sono convinto che un'attenta pianificazione, una buona preparazione, la conoscenza del rischi che si corrono in montagna, i possibili pericoli e l'ascolto del tuo istinto possano prevenire scenari terribili!
Tuttavia, possedere l'attrezzatura da valanga appropriata e sapere come utilizzarla in caso di emergenza è essenziale quando ci si prepara ad escursioni di snowboard alpinismo.
Il touring e il freeride sono in crescita per una buona ragione, ma dovrebbe esserlo anche la consapevolezza di come muoversi ed agire in montagna.

Strumenti necessari per la ''pre-pianificazione’’, quella che si fa qualche giorno prima, a casa, al caldo...:

Controllo della zona e dei punti con le migliori condizioni di innevamento: Fondamentalmente il controllo dell'area viene effettuato cercando su Internet dove si trovano le migliori condizioni di neve e le regioni più nevose. I punti chiave da considerare sono; lo strato nevoso, la quantità di neve fresca al suolo, le temperature, la direzione del vento e le previsioni del tempo. Queste informazioni ti daranno un'idea approssimativa di dove potrebbe accumularsi la neve trasportata dal vento... uno dei peggiori ed infidi nemici degli snowboard alpinisti!


Bollettino valanghe dalla zona: Il bollettino valanghe dovrebbe essere il primo strumento per iniziare a pianificare un'escursione perchè fornisce informazioni sull'attuale situazione valanghe su scala europea da 1 a 5. Fornisce inoltre informazioni sugli strati di neve e sui potenziali strati deboli, su come il meteo influenza la situazione, che tipo di valanghe possono verificarsi a determinate altezze e su quali esposizioni di pendio è necessario prestare particolare attenzione. Nel rapporto viene menzionata anche la facilità con cui si può innescare una valanga.


Bollettino meteorologico: Il tempo può cambiare molto velocemente in montagna, quindi controllare le previsioni del tempo è molto importante per la pianificazione. Di solito sono affidabili, poiché i computer e i software moderni utilizzati in combinazione con i satelliti producono enormi quantità di dati e informazioni per prevedere il tempo per i giorni successivi! Prendere nota del cambiamento del tempo durante il giorno e dei pendii esposti al sole è importante durante l'inverno ma particolarmente importante per le condizioni primaverili! La temperatura della valle e della montagna può aiutarti a scegliere l'abbigliamento appropriato e mostrare come le condizioni della neve potrebbero cambiare dall'alto verso il basso. Anche l'esposizione al sole e la temperatura sono importanti per la gestione del tempo.


Mappa topografica/App della zona: Le mappe topografiche online possono spesso essere utili ma, quando disponibili, niente è meglio di una mappa vera e propria. Dettagli importanti da capire su una mappa: pendenza del pendio per la salita e la discesa, quanti metri di dislivello? Quale percorso scegliere per la salita e in quale angolo si trova la parte più ripida? Ci sono pericoli circostanti, ad esempio possibilità di valanghe dall'alto? Quanto tempo è necessario per la salita, comprese le brevi pause? Dov'è la discesa pianificata e la parte più ripida? Ci sono punti ovvi e distintivi per l'orientamento durante la discesa? Dove sono i punti di incontro sicuri per riunire il gruppo? Quanto tempo è necessario per l'intero tour? Dove inizierà il tour e dove finirà?
Tutti questi punti sono estremamente cruciali da considerare e discutere chiaramente nel gruppo!!


Ulteriori strumenti di pianificazione, quellli che si fanno sul posto il giorno della gita:

      • Metodo di riduzione elementare: per applicarlo l'utilizzatore deve conoscere il bollettino valanghe ed essere in grado di valutare l'inclinazione del pendio almeno per ordini di grandezza (p.es. Il pendio ha un'inclinazione di 35°-39° e non esattamente 38°).
        La corretta valutazione dell'inclinazione del pendio non è particolarmente difficile, ma deve essere appresa in modo accurato. Il grado di pericolo valanghe si riferisce a quelle zone indicate dal bollettino stesso.Se per esempio si ha grado di pericolo 3 (Marcato), allora ci si mantiene, sia in salita che in discesa, su porzioni di pendio che non superano i 35°, e l'area significativa è rappresentata dall'intero pendio.

      • “Stop or Go” è la strategia decisionale che si compone di due parti distinte (Check 1 e Check 2). Il Check 1 rappresenta la “Metodo di riduzione elementare“ (vedi sopra). Nel Check2, l'utilizzatore deve percepire e valutare i segnali di pericolo: Neve nuova, neve ventata, distacchi recenti, riscaldamenti improvvisi, rumori di assestamento e il conseguente propagarsi di fessure. Se non vengono constatati segnali di pericolo, è di norma, possibile proseguire. Diversamente, se i segnali di pericolo vengono percepiti e valutati come “pericolosi per me“ la zona deve essere evitata o l'escursione stessa deve essere interrotta.
      • Metodo di riduzione 3x3 conosciuto anche come Metodo Munter è sicuramente uno dei più efficaci (anche se richiede tanta pratica ed esperienza) e si basa su un processo decisionale su tre distinte fasi temporali e geografiche di indagine: Pre-pianificazione della gita a tavolino (filtro regionale) Scelta dell'itinerario sul terreno (filtro zonale) Valutazione singolo pendio (filtro locale)

Se questi strumenti e il bollettino valanghe ti danno il via libera per il tour, il passaggio successivo è il "controllo del gruppo". Se il rapporto valanghe e qualsiasi strumento ti danno semaforo rosso, dovresti seriamente prendere in considerazione l'idea di scegliere un tour diverso quel giorno o  in condizioni particolamente delicate abortire la gita!



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